mercoledì 8 febbraio 2012

Fascia elastica portabebè: istruzioni per l'uso

La fascia elastica è il primo supporto che ho utilizzato con il piccolo Edo e, al momento, quello che ho indossato di più. Si tratta di una striscia di tessuto di maglina di cotone spessa, lunga oltre 5 metri e larga circa 60 cm. E’perfetta per portare i bimbi “integralmente”, cioè pelle a pelle (marsupioterapia): è morbida e appunto elastica, si adatta bene al corpo del neonato e di chi lo porta.
La fascia viene utilizzata per i primi mesi dopo la nascita. Quando il bimbo inizia a pesare un po’ di più (direi almeno 6-7 kg, dipende sia dalla fascia, sia da chi lo porta) generalmente si passa a un supporto più forte: una fascia lunga non elastica o un mei tai ad esempio. L‘elasticità del tessuto dipende molto dalla fascia che si acquista: alcune sono più forti, altre più cedevoli. Due buone fasce che garantiscono un’ottima tenuta sono la Tricot Slen di Babilonia (che ho provato personalmente) e la Mammarsupio  (provata dalle amiche dell’AIMI)

E’ abbastanza semplice da utilizzare perchè si lega all’incirca sempre allo stesso modo, basta quindi imparare una sola legatura e stare attenti a non arrotolarla mentre si indossa. Si può indossare distesa o ripiegata a metà, sempre posizionando l'etichetta che segna la metà di fronte a noi. Si usa piegata quando il bimbo è molto piccolo e ha particolare bisogno di sostegno (ad esempio nel caso di bimbi prematuri). Una volta indossata il tessuto formerà una X davanti al petto di chi porta e un ulteriore passaggio orizzontale: il bimbo è sorretto da tre strati di tessuto. 

Il neonato può essere posizionato o “a culla”, cioè con il fianco del bimbo contro il petto di chi porta,  nella classica posizione da bimbo in braccio, o “a ranocchio”, cioè con il petto del bimbo contro il petto di chi porta, con i piedini dentro o fuori dalla fascia a seconda della preferenza e della dimensione de bimbo.
La posizione a culla non è consigliata in caso di displasia dell’anca, mentre la seconda va benissimo anche in quel caso.

Io ho sempre portato “a ranocchio”, la trovo la posizione più naturale, il bimbo la adora, si rilassa e addormenta quasi sempre, io sento il suo petto che si solleva ad ogni respiro.
 Per il primo periodo dopo la nascita il bimbo assume spontaneamente una posizione molto raccolta che è bene assecondare lasciando i piedini all’interno della fascia. Dopo qualche settimana assumerà una posizione più distesa e i piedini potranno uscire dal basso. E’ molto importante assicurarsi sempre che il bimbo assuma una posizione fisiologica: le ginocchia devono sempre essere più in alto del sederino. Allargando bene le fasce sotto il culetto del bimbo si garantirà una seduta abbastanza larga che permette la posizione corretta. Le gambette non devono mai rimanere “a penzoloni” per non rischiare di causare danni alle anche.

La fascia elastica (come anche una fascia lunga non elastica) può essere indossata con i lembi verticali incrociati internamente o esternamente rispetto alla striscia orizzontale.
 
Nel caso di incrocio esterno il bimbo si inserisce molto facilmente, si riesce a “indossarlo” ad esempio senza svegliarlo se sta dormendo, però la fascia va slegata e tolta ogni volta che si vuole mettere o togliere il bimbo. Con l’incrocio interno, invece, il bimbo viene manipolato un pochino di più, ma c’è il vantaggio di poterlo inserire e togliere senza slegare la fascia. Questa posizione va quindi molto bene ad esempio quando si va in macchina e poi a piedi. Io indosso la fascia senza bimbo già a casa, lo porto in braccio in macchina, eventualmente in un sacco nanna se fa freddo, e lo sistemo nella sua navetta. Poi, prima di scendere, lo “indosso”, metto la giacca e siamo pronti.

Ho usato la fascia quando Edo era molto piccolo e poi di nuovo in inverno, come detto sotto la giacca, perché è poco ingombrante rispetto a una fascia non elastica. Per proteggere il collo di entrambi metto invece questo ponchetto “a due teste”.

Per vedere come si indossa con l’incrocio interno e come si inserisce il bimbo potete guardare questo video:


Per vedere come si “sfila” arriverà a breve un altro video.

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