mercoledì 8 giugno 2011

L'arte di partorire

A ottobre la nostra piccola famiglia avrà un membro in più, per questo da qualche mese ci stiamo interessando a tutto quello che ci consentirà un parto quanto più naturale e consapevole possibile. Ovviamente ci siamo imbattuti nei due medici francesi precursori di questa visione: Michel Odent e Frédérick Leboyer.

Tra le tante letture, con "L'arte di partorire" abbiamo scoperto come il canto carnatico possa essere utilizzato anche come strumento per cavalcare, senza venirne travolte, le onde delle doglie durante il travaglio. Purtroppo il libro non fornisce, a nostro avviso, indicazioni sufficienti a praticare da soli il metodo di Leboyer e, per questo, abbiamo partecipato a un seminario organizzato da Ilaria Martina e Ajad per capire di più.

Il seminario, della durata di due giorni, doveva prevedere la presenza di Leboyer che tuttavia, alla veneranda età di 93 anni, ha deciso, proprio in coincidenza di questo incontro di non condurre più seminari in Italia. Ciononostante (e forse anche grazie all'atmosfera più informale creatasi in assenza del "Maestro") tutto è andato molto bene: grazie alla competenze musicali di Ajad, alla pazienza di Verena, l'insegnante di Tai Chi, e all'organizzazione di Ilaria, abbiamo imparato nei dettagli ciò che ci interessava saper applicare e anche di più.

Ci sono stati spazi per lo scambio e il confronto e anche i conduttori, che hanno sperimentato tutto ciò che hanno insegnato in prima persona, hanno riportato le loro esperienze in modo amichevole e informale.
L'esperienza è stata, insomma, decisamente positiva: nei prossimi mesi praticheremo le tecniche imparate fiduciosi della loro efficacia, sperando di riuscire ad "aver fiato" quando il piccolo deciderà di presentarsi.

7 commenti:

Lucia ha detto...

Che bella esperienza che deve essere stata! Ho letto il libro di Leboyer dopo il mio primo parto, avvenuto in casa, e anche durante la seconda gravidanza, per darmi la possibilità di avere un parto "musicale", ma poi durante il secondo parto, in casa e in acqua, ho "semplicemente" vocalizzato delle A il più aperte possibile, ed è andato tutto a meraviglia! Ti auguro di avere il tuo meraviglioso parto cantato!

Lucia ha detto...

E nel frattempo buon viaggio!

Sotto il Vecchio Castagno ha detto...

Grazie!Sì, è stata una bellissima esperienza. Sembra che la maggior parte delle donne usi la A come vocalizzazione: in fondo hai fatto istintivamente quello che Leboyer suggerisce.

Lucia ha detto...

Sì hai ragione, avevo letto il libro come ho detto, ma alla fine non sarei riuscita a vocalizzare se davvero non mi fosse venuto spontaneo... Anzi, a dire il vero all'inizio ho "voluto" provare a vocalizzare, e vedendo che le contrazioni erano molto più gestibili, non ho potuto smettere! :-)

AbcHobby.it ha detto...

che bella pancia!! il mio bimbo ha 6 mesi ^_^ ho ancora nostalgia della pancia bella rotonda!!
un grosso in bocca al lupo
eli

Sotto il Vecchio Castagno ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Sotto il Vecchio Castagno ha detto...

La pancia non c'è più: le cose sono andate un po'diversamente dal previsto... Comunque il bimbetto sta bene e ci tiene svegli la notte!
Magari appena dormirò un po'di più racconterò qui l'esperienza.
Grazie, crepi il lupo :)!